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sabato 15 aprile 2017

Domenica di Pasqua: Gesù è risorto, è veramente risorto!!!!

Domenica di Pasqua – Anno A- 16 aprile 1017

Lasciamoci guidare dalla gioia della risurrezione

Le letture di oggi sono state scritte da tre apostoli: Simon Pietro, Paolo e Giovanni rispettivamente. Tutto e tre le letture parlano del Cristo, l'unto da Dio, ripieno della dorza dello Spirito, il Liberatore dal peccato. E' Maria Maddalena la prima testimone del Risorto, l'annunciatrice che vide che la pietra del sepolcro era stata rimossa e poi Pietro e Giovanni. Oggi tutti i cristiani annunciano e testimoniana che CRISTO E' VERAMENTE RISORTO.

Pietro nella prima lettura, ormai credente, apostolo e annunciatore di Gesù, dà testimonianza del Risorto: “Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che apparisse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi...”

Dagli Atti degli Apostoli 10, 37-43
In quei giorni, Pietro prese la parola e disse:
"Voi conoscete ciò che è accaduto in tutta la Giudea, incominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni; cioè come Dio consacrò in Spirito Santo e potenza Gesù di Nazaret, il quale passò beneficando e risanando tutti coloro che stavano sotto il potere del diavolo, perché Dio era con lui.
E noi siamo testimoni di tutte le cose da lui compiute nella regione dei Giudei e in Gerusalemme. Essi lo uccisero appendendolo a una croce, ma Dio lo ha risuscitato al terzo giorno e volle che apparisse, non a tutto il popolo, ma a testimoni prescelti da Dio, a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti.
E ci ha ordinato di annunziare al popolo e di attestare che egli è il giudice dei vivi e dei morti costituito da Dio.
Tutti i profeti gli rendono questa testimonianza: chiunque crede in lui ottiene la remissione dei peccati per mezzo del suo nome» .

L'apostolo Paolo scrivendo ai Colossesi invita “ a pensare alle cose di lassù, non a quelle della terra”, perché inseriti dopo la risurrezione di Gesù nella sua stessa vita vicini con Lui nella gloria di Dio, nostra nuova e definitva dimora.

L'evangelista Giovanni descrive nel suo vangelo la meraviglia e lo spavento di Maria di Magdala, la corsa di Giovanni e di Pietro verso il sepolcro dove era stato messo il corpo di Gesù. Vicino al sepolcro rimasto vuoto, Giovanni “ vide e credette”, Pietro, forse deluso, torna assieme a Giovanni a casa. Annota il vangelo: Infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti”.


Dalla lettera di san Paolo apostolo ai Colossesi 3, 1-4
Fratelli, se siete risorti con Cristo, cercate le cose di lassù, dove si trova Cristo assiso alla destra di Dio; pensate alle cose di lassù, non a quelle della terra.
Voi infatti siete morti e la vostra vita è ormai nascosta con Cristo in Dio!
Quando si manifesterà Cristo, la vostra vita, allora anche voi sarete manifestati con lui nella gloria.


Dal Vangelo di Giovanni 20,1-1
Il primo giorno della settimana, Maria di Màgdala si recò al sepolcro di
mattino, quando era ancora buio, e vide che la pietra era stata tolta dal sepolcro.
Corse allora e andò da Simon Pietro e dall’altro discepolo, quello che Gesù amava,
e disse loro: «Hanno portato via il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove
l’hanno posto!». Pietro allora uscì insieme all’altro discepolo e si recarono al
sepolcro. Correvano insieme tutti e due, ma l’altro discepolo corse più veloce di
Pietro e giunse per primo al sepolcro. Si chinò, vide i teli posati là, ma non entrò.
Giunse intanto anche Simon Pietro, che lo seguiva, ed entrò nel sepolcro e osservò
i teli posati là, e il sudario – che era stato sul suo capo – non posato là con i teli,
ma avvolto in un luogo a parte. Allora entrò anche l’altro discepolo, che era giunto
per primo al sepolcro, e vide e credette. Infatti non avevano ancora compreso la
Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti. I discepoli perciò se ne tornarono di nuovo a casa.

Tre personaggi: Maria di Magdala, Pietro e Giovanni.

Questo brano non ci parla esplicitamente della Risurrezione di Gesù, ma di un sepolcro trovato vuoto.
Maria di Magdala si reca al sepolcro, forse per devozione, per amore e riconoscenza per il Maestro: per lei avevano portato via il corpo del Signore. Non era sola, come si potrebbe pensare, ma assieme ad altre donne: “non sappiamo dove l’hanno posto”, riferisce a Pietro e a Giovanni.

Pietro e Giovanni vanno e vedono “i teli posati là e il sudario”. Non conosciamo le reazioni di Pietro. L’evangelista Luca dice di Pietro che “tornò indietro pieno di stupore, perplesso”. Giovanni, il discepolo amato, dice di se stesso “vide e credette”.

“Vide e credette”: il discepolo Giovanni crede nelle parole di Gesù, e nelle Sacre Scritture. La Maddalena e Pietro avevano avuto comunanza con Gesù e conoscevano le Scritture, ma a loro non basta ancora per credere dinanzi al sepolcro vuoto. Essi «non avevano ancora compreso la Scrittura, che cioè egli doveva risorgere dai morti». La loro speranza nel Messia si infrange?

Assistiamo così a tre modi di reagire di fronte alla morte di Gesù e ad un sepolcro vuoto.
Maria di Magdala è la prima che si avvicina al sepolcro, donna coraggiosa e fedele di fronte ad un avvenimento assurdo e scandaloso. Lei era stata ai piedi della croce, ha sentito la paura, l’angoscia della morte di Gesù che amava. Ora non può venerare nemmeno il corpo di Gesù, la sua vita ora è piena di solitudine e smarrimento.

Pietro rimane perplesso. Era stato assieme a Gesù il pescatore intraprendente, presuntuoso, debole, rinnegatore ma contemporaneamente possiamo dire l’uomo di fiducia di Gesù. Chiunque al posto suo avrebbe provato ciò che Pietro sentiva nel suo cuore martoriato, deluso, forse solo dubbioso: il suo andare verso il sepolcro era lento, pensoso, forse desideroso come in altri momenti dello sguardo comprensivo e affettuoso di Gesù. La sua fede e la sua speranza in Gesù vengono meno?

Giovanni, il discepolo amato sa vedere e credere. Nel cammino verso il sepolcro corre veloce,
intuisce qualcosa di nuovo, fa riferimento alle Scritture nel suo vangelo, i suoi occhi si aprono al Mistero di Gesù: ha visto e nel silenzio, in cuor suo crede, spera dopo aver visto quell’”ORA” tanto citata nel suo vangelo, quell’ORA” di passione di Gesù. La fede di Giovanni forse non è quella della Nuova Pasqua, ma una fede nelle parole di Gesù che aveva udito e meditato, speranza nella risurrezione: Gesù l’aveva annunciata.

Assieme a Pietro torna a casa.



Maria, colei che ama; Pietro, il credente; il discepolo amato, colui che vede e vigila: tre modi diversi di camminare incontro al Risorto e di testimoniarlo nella fede. Ma tutti uniti da un unico desiderio: quello dell'incontro.

Noi abbiamo creduto senza aver visto, abbiamo creduto alla tradizione, abbiamo creduto alle Scritture, abbiamo creduto a Colui che disse di essere via, verità, vita, risurrezione, luce che illumina il mondo, a un Dio che si fa uomo come noi, affermiamo di essere discepoli di Gesù. perché lo abbiamo incontrato così anche noi.

Abbiamo anche ricevuto lo Spirito Santo come gli apostoli il giorno della Pentecoste, ma la nostra vita cristiana possiamo considerarla vicina a quella dei primi missionari del Vangelo?

Benedetto XVI così ci esortava nell’omelia del sabato santo del 2012:
Con la risurrezione di Gesù, la luce stessa è creata nuovamente. Egli ci attira tutti dietro di sé nella nuova vita della risurrezione e vince ogni forma di buio. Egli è il nuovo giorno di Dio, che vale per tutti noi”.

Gesù è per noi risurrezione e luce: la nuova Pasqua inaugurata da Gesù con la sua morte e risurrezione, passaggio dalla morte alla vita, suggerisce un messaggio di gioia per quanti desiderano vivere. Nel risorto ognuno trova motivazione e forza, letizia perché Dio è il nuovo orientamento dopo il buio del peccato, la speranza per chi ancora è vittima del male.



Gesù risorto è la vita piena per chi crede in Lui anche nella sofferenza, nelle privazioni, nel dolore, nelle ingiurie, nelle persecuzioni. Gesù risorto è la novità di Dio, è la vita perenne, eterna e beata.

Lasciamoci guidare dalla gioia della risurrezione: Gesù è vivo! La gioia della Pasqua ci renda aperti e sensibili verso quelli che soffrono, pensando che anche Gesù passò attraverso la sofferenza e che da questa ci è arrivata la salvezza. La Pasqua è inseparabile dalla settimana santa.



Gesù Cristo, tu sei vivo, la morte non ti ha costretto in suo potere!

L’annuncio di questa notizia incredibile ci sconvolge.

Tu apri un varco dove tutto sembrava chiuso.

Con il tuo Spirito, soffi sulla nostra rassegnazione e la nostra amarezza.

Abbatti le divisioni tra gli esseri umani.

Ridoni dignità ai più poveri.

Ci invii nel mondo per portare la speranza di una nuova vita”. (frère Alois, Taizé)
Grazie Gesù!



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